"Adotta un orto urbano" Gli alunni delle II della scuola Alonzi fanno esperienza orticola presso gli orti urbani Garbatella

Da quest’anno nasce il progetto “adotta un orto urbano” in collaborazione tra Legambiente Garbatella e la scuola primaria di primo grado A. Alonzi, presso gli orti urbani di Garbatella in via Rosa Raimondi Garibaldi, volto a sensibilizzare gli alunni sul tema ambientale e per comprendere meglio il ciclo vitale dei vegetali che, a sua volta, sono alla base della catena alimentare.
Il 28/09  e il 05/10 si è dato il via agli incontri con tre classi seconde, la cui giornata è iniziata di buon’ora, gli aspiranti ortisti accompagnati dalle loro maestre si sono subito fatti coinvolgere dalle mille faccende del parco.

Le attività programmate sono state le stesse per le due date, salvo le differenze naturali per gli stimoli diversi che sono sorti nei due diversi giorni e per il fatto che a distanza di una settimana, visto il caldo clima autunnale, abbiamo potuto constatare le tante piantine nate dalla semina del 28 agosto.
Per iniziare, gli alunni sono stati divisi in piccoli gruppi composti da quattro/cinque bambini, capeggiati dai nostri volontari, che hanno fatto fare un giro panoramico degli orti, allo scopo di far conoscere le origini del parco, scoprire le diverse specie vegetali che sono presenti nei diversi appezzamenti di terra e visitare il nostro variopinto frutteto.


La prima lezione introduttiva si è focalizzata sull’importanza della terra, il sole e l’acqua fondamentali per la crescita delle piante, con uno sguardo più attento alla natura della terra che consente la nascita della vita.
Finita la visita degli orti è l’ora di mettersi all’opera, ai piccoli apprendisti sono stati distribuiti guanti e palette  per iniziare a estirpare le piante infestanti, che abitualmente ostacolano la semina.
Subito dopo si è passati alla messa a dimora
di cavoli, broccoli, finocchi e insalate, curando le distanze fra una pianta e l'altra per assicurare a ciascuna lo spazio per svilupparsi, scavando piccole buche per interrarle in modo alternato, segnalando con dei cartellini i nomi delle piante. In seguito, la semina di ravanelli, bieta, cime di rapa, spinaci ha permesso di introdurre una piccola lezione su che cosa sono i semi, come si propagano e a porre l’attenzione sulle differenze tra specie vegetali appartenenti a famiglie diverse.
Abiamo cominciato ad accennare al
principio della consociazione, che si basa sull’osservazione che alcune piante svolgono un’azione benefica quando vengono messe a dimora vicino ad altre. La pianta amica può aiutare le vicine in vario modo scambiandosi i principi nutritivi di cui hanno necessità, come pure all'importanza della presenza dei fiori, che ogni giorno grazie ai loro colori sgargianti e i loro profumi attraggono numerosi insetti, che contribuiscono alla diffusione del polline aumentando le produttività generale dell’orto.
 Ma la giornata non è ancora finita, è l’ora di munirsi di annaffiatoi per dare la giusta dose d'acqua alle  piante e i semi appena introdotti, inoltre, bisogna adagiare una coperta sul terreno per proteggerlo dagli agenti atmosferici come la pioggia o il vento erosivo. La pacciamatura o copertura del terreno può essere fatta utilizzando diversi materiali biodegradabili, nel nostro caso abbiamo distribuito della paglia e subito dopo l’abbiamo abbondantemente bagnata per farla aderire più facilmente alla terra.
I bambini si sono appassionati sotto lo sguardo interessato delle insegnanti e, lavorando in gruppo, hanno avuto la possibilità di imparare a collaborare tra di loro e a rispettare le regole del lavoro di squadra, con un pizzico di divertimento.
In fine per la felicità di tutti i piccoli ortisti e per premiare il duro lavoro, ci siamo riuniti all’ombra del nostro gazebo, per fare una ricca merenda e un piccolo riepilogo delle cose che si sono apprese durante la mattinata, ovviamente la cosa che più ha attirato l’attenzione, sono stati i piccoli topolini di campagna che solitamente si rifugiano all’interno delle compostiere.
Finita la merenda è il momento di salutarci e di attendere il prossimo incontro.




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