Operazione Mal'Aria

http://www.lamiaaria.it/l%27aria-di-ieri/pm10-ti-tengo-d%27occhio.aspx?id=lazioOperazione Mal'aria
La campagna Mal’Aria nasce nel 1994 per dire No allo smog, per chiedere città più respirabili e vivibili, per tutelare il diritto di tutti i cittadini ad un ambiente sano.
Per informazioni: tel. 02.45475777, malaria@legambiente.org
Ci siamo rotti i polmoni!
Oggi nessuno dubita più che il traffico stradale e le attività industriali siano fonte, per le sostanze nocive che diffondono nell’aria, di un inquinamento continuo e dannoso per la salute.
Lo smog agisce sulle vie respiratorie rendendole più vulnerabili. In questo modo si facilita l’assorbimento di sostanze tossiche disciolte nell’aria e l’attecchimento di germi patogeni. Il danno alla respirazione si ripercuote poi direttamente sulle funzioni del cuore. Infine, l’assorbimento dei gas tossici può provocare danni imprevedibili a tutti gli organi, pregiudicandone le funzioni e partecipando allo sviluppo di patologie tumorali.
L’inquinamento peggiora la salute di tutti e ci pone di fronte all’urgenza di esigere, da parte delle amministrazioni
pubbliche, politiche serie ed efficaci per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Mal’aria di città
I principali responsabili della cattiva qualità dell’aria in città sono soprattutto i trasporti e il traffico stradale: polveri sottili (PM10), biossido di azoto (NO2) e l’ozono (O3) costituiscono un attentato alla salute.
Con PM10 ti tengo d’occhio e Ozono ti tengo d’occhio Legambiente monitora i livelli di inquinamento nelle principali città italiane. Anche il 2009 è stato un anno critico non solo nel periodo invernale - per gli elevati livelli di polveri sottili - ma anche nei mesi estivi - per l’alta concentrazione di ozono.
Raramente sono stati rispettati i limiti previsti dalla legge superando anche di due o tre volte le soglie stabilite.
Per conoscere i livelli d’inquinamento nella tua città visita il nostro sito www.legambiente.it.
Troverai i dati aggiornati quotidianamente anche per il 2010.
Per difenderci efficacemente dall’invisibile nemico smog chiediamo politiche di mobilità orientate al trasporto pubblico (aumento delle corsie preferenziali, potenziamento del trasporto su ferro); alternative all’auto privata (car sharing, bike sharing); incentivi per tecnologie e combustibili a basso impatto ambientale.
I veleni dell’industria. Anche le attività industriali contribuiscono significativamente alle emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera. Non solo polveri sottili (PM10), ossidi di zolfo e di azoto, ma anche benzene, monossido di carbonio, diossine, idrocarburi policiclici aromatici (Ipa) e metalli pesanti sono alcuni degli inquinanti più pericolosi emessi dalle industrie.
Molti sono gli stabilimenti industriali inquinanti; fra tutti spicca l’impianto siderurgico dell’Ilva di Taranto che da solo contribuisce all’emissione di circa il 90% delle diossine, il 70% di monossido di carbonio e il 50% di
benzene censito nell’inventario dell’Ines.
È urgente intervenire non solo con un attento e continuo monitoraggio degli impianti inquinanti, ma è necessario anche attuare un ammodernamento tecnologico degli stabilimenti per ridurre le emissioni.
I TRASPORTI RISCALDANO IL PIANETA
I trasporti oltre ad essere i principali responsabili dell’inquinamento atmosferico in città, sono anche la seconda maggiore fonte di CO2 in Italia, dopo la produzione di energia, contribuendo al riscaldamento del pianeta.
Per ridurre le emissioni provenienti da questo settore, l’Unione Europea ha stabilito che entro il 2015 le nuove auto dovranno emettere meno di 120 grammi di CO2 per chilometro. Oggi le case automobilistiche sono tenute a comunicare le emissioni dei modelli in vendita.
Adesso tocca a te: scegli di muoverti in modo sostenibile, preferisci i mezzi pubblici, e se l’auto è davvero necessaria, informati e scegli il modello meno inquinante e che emetta la minore quantità di CO2.
Per informazioni sulle auto meno inquinanti: www.viviconstile.org

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