I lavori per il Parco Garbatella
Nonostante la pioggia abbastanza frequente dopo due mesi dall'inizio dei lavori è ben visibile il tracciato del sentiero che percorrerà tutto il Parco.
Questo è il Progetto esecutivo.
Qualche specificazione. Gli stanziamenti disponibili non consentono la realizzazione del Parco così come era stato immaginato nel 2008.
Non ci sono i soldi per la recinzione e per gli "impianti sportivi previsti fra Via Drago Mazzini e Via C.Colombo".
Gli interventi più importanti sono:
l'impianto della luce e quello dell'acqua;
la creazione di dune con alberi e cespugli per ottenere una barriera antismog e antirumore verso la C. Colombo;
un sentiero illuminato che gira tutto intorno al Parco, arredato con panchine;
la delimitazione di un'ampia area cani con beverino e panchine;
la recinzione degli orti e del frutteto.
La questione più rilevante è il recupero a Parco della vasta area in cui ora si trova il mercato che sarà trasferito e rinnovato sopra il plateatico del parcheggio in Via R. Guarnieri Carducci.
Noi continuiamo a vigilare per completare il lavoro di tanti anni fino a giungere alla consegna ai cittadini di un Parco Pubblico.
Lo studio del Politecnico di Milano che ha premiato Legambiente Garbatella per la sussidiarietà:
"SUSSIDIARIETÀ E... CITTÀ ABITABILE - DESCRIZIONE DEGLI STUDI DI CASO"
Orti
urbani Garbatella (Roma)
Angelamaria
Groppi
Origine
e sviluppo
L’iniziativa
degli orti urbani trova spunto nell’ambito della battaglia portata
avanti dal Circolo Garbatella di Legambiente per la realizzazione di
un parco nell’area verde di via Rosa Raimondi Garibaldi a Roma, il
cui progetto, pur fatto proprio dall’amministrazione comunale, non
è ancora giunto a compimento.
Nell’autunno del 2009, il Circolo
Garbatella, su sollecitazione dell’associazione di quartiere
Casetta Rossa, decise di partecipare al bando messo a punto dalla
Provincia di Roma per la realizzazione di orti urbani proponendo di
realizzarli all’interno della stessa area verde, come presidio del
nascendo parco ancora esposto al rischio di edificazione, almeno
nella percezione dell’associazione. Un’opera importante su un
suolo degradato (per la realizzazione degli orti è stata effettuata
la bonifica dei terreni) che ha suscitato soddisfazioni inaspettate
e stimolato ancor di più la partecipazione dei cittadini del
quartiere a un progetto che rischierebbe altrimenti di rappresentare
solo il sogno utopistico di pochi appassionati.
In
realtà, il Circolo Garbatella, con la costituzione di un
coordinamento con altre
realtà del quartiere per la realizzazione degli “Orti Urbani a
Garbatella”, è riuscito a coinvolgere un complesso di Comitati
con cui affrontare anche il compito di gestire formalmente l’intera
area verde, secondo una convenzione proposta al Comune di Roma la
scorsa estate 2011, il cui contenuto in dettaglio si sta definendo
in questi mesi con l’amministrazione.
I
primi 15 orti sono stati inaugurati nella primavera del 2010 e da
subito non solo si è creata quella “socialità spontanea” tra
gli “ortisti” e la rete di familiari, ma la presenza stessa
degli orti si è rivelata un polo di attrazione formidabile per
occasioni di festa aperte a tutto il quartiere, oltre che alle
scuole della zona, coinvolte direttamente nella gestione di due orti
didattici, e per l’organizzazione di corsi di formazione di
tecniche botaniche e agricoltura biologica (permacultura).
Nel
frattempo, prosegue l’attività di bonifica del terreno contiguo,
sempre a cura del Circolo Garbatella, allo scopo di estendere la
superficie a orto, incrementando così gli “ortisti” coinvolti.
Il parco, a differenza degli orti, ha una storia più lunga e accidentata e nasce dalla volontà di preservare a verde urbano le aree lungo la trafficata Via Cristoforo Colombo che il Comune di Roma nel 1992 intendeva destinare all’insediamento di un centro congressuale con strutture recettive.
Il parco, a differenza degli orti, ha una storia più lunga e accidentata e nasce dalla volontà di preservare a verde urbano le aree lungo la trafficata Via Cristoforo Colombo che il Comune di Roma nel 1992 intendeva destinare all’insediamento di un centro congressuale con strutture recettive.
Le preoccupazioni, legate alla
vivibilità del quartiere e all’abbattimento del patrimonio
arboreo, indussero associazioni e cittadini a costituire un Comitato
“Insieme
per una città nuova” che elaborò due proposte di iniziativa
popolare (l’una per le aree pubbliche, l’altra per quelle
private) allo scopo di destinare a verde le aree non ancora
edificate. Le due delibere, forti della raccolta di circa 12.000
firme, furono presentate all’Amministrazione comunale nel luglio
1993 e approvate dal Consiglio Comunale alla fine del 1996, dietro
pressione del Comitato e delle Associazioni ambientaliste.
In
attesa che l’amministrazione desse esecuzione alla delibera
riguardante l’area privata di Via Rosa Raimondi Garibaldi,
portando a compimento le procedure di legge per la sua destinazione
a parco attrezzato, il Circolo Garbatella ha adottato informalmente
l’area, svolgendo negli anni numerose iniziative di miglioramento,
realizzando l’area bimbi e il campetto da gioco e piantumando
alberi, gestendo le piante per garantirne l’attecchimento e la
crescita ottimale, addirittura bonificando parte dei terreni per la
creazione degli Orti urbani e didattici.
L’area già trasformata a
parco occupa attualmente 15.000 mq circa dei 38.400 mq disponibili
(6.600 mq dei 45.000 mq complessivi sono interessati dai lavori di
costruzione di un parcheggio interrato sulla cui copertura verrà
trasferito l’adiacente mercato rionale) e 1.900 mq è la
superficie dedicata oggi agli Orti.
Nel frattempo, con alcune
interruzioni, dato l’avvicendamento tra le diverse giunte,
l’ultima amministrazione comunale ha approvato nel 2010 il
“Progetto definitivo per la realizzazione dell’area verde di via
Rosa Raimondi Garibaldi” con uno stanziamento di circa un milione
di euro inizialmente messo a disposizione dalla Regione Lazio, ma
successivamente cancellato. A oggi, l’Assessore all’Ambiente del
Comune di Roma si è impegnato a realizzare il progetto del parco di
fronte ai cittadini in occasione dell’ultima “Festa dell’Albero”
organizzata annualmente dal Circolo Garbatella nell’ambito delle
iniziative istituzionali di Legambiente sull’intero territorio
nazionale. La precarietà dei nuovi fondi annunciati (800.000 euro)
fa però sorgere incertezze sui tempi effettivi di realizzazione del
parco. Per questo motivo il Circolo Garbatella con le altre
associazioni e i cittadini continua nell’opera di bonifica e di
realizzazione del Parco, secondo il progetto originale.
Organizzazione
Il
Circolo Garbatella di Legambiente, promotore e capofila
dell’iniziativa del parco e degli orti urbani, nasce nel 1993 e
può contare su circa 90 soci, di cui una trentina più attivamente
coinvolti nel progetto di realizzazione del parco nell’area verde
di via Rosa Raimondi Garibaldi, con gli orti a rappresentare un
prezioso tassello.
Gli
orti finora realizzati sono 15, inclusi due orti didattici destinati
all’attività delle scuole elementari del quartiere, uno gestito
direttamente dal Circolo Garbatella e l’altro dall’associazione
Casetta Rossa (una sorta di circolo culturale che nella propria sede
nel quartiere propone e organizza attività per bambini e
cittadini).
Il gruppo degli “ortisti” è coordinato da un
Comitato di gestione interno. Alla creazione e gestione degli orti,
oltre ai soci del Circolo, hanno dato comunque un contributo
importante anche attivisti dei comitati del Coordinamento orti
urbani e i componenti del Comitato di gestione degli Orti urbani.
L’attività
del Circolo non è conclusa e, grazie alla creatività e
intraprendenza dei soci e dei partecipanti all’esperienza degli
orti, è stato possibile avviare la bonifica di altre porzioni di
terreno adiacente, per incrementare gli appezzamenti di orto e per
estendere la zona esterna agli orti con l’ampliamento del
frutteto. A questo scopo, e nell’ambito delle iniziative di riuso
e riciclo, è stata utilizzata la terra messa a disposizione
gratuitamente al termine di una mostra-giardino allestita al MAXXI
(Museo nazionale delle arti del ventunesimo secolo) di Roma. In
generale, l’intento è quello di procurarsi materiale utile al
parco attraverso donazioni (di terra, alberi, ecc.) o organizzando
eventi, feste e cene sociali per la raccolta di fondi. È inoltre
prevista la realizzazione di un impianto di raccolta delle acque
piovane e di un piccolo impianto fotovoltaico, mentre è già stato
installato un compostatore per il riciclo di rifiuti vegetali che
vengono trasformati in concime naturale (nella produzione di ortaggi
è infatti vietato l’uso di pesticidi e concimi chimici). Con
riferimento ai costi, la spesa complessiva sostenuta dal Circolo da
settembre 2009 a dicembre 2011 è stata pari a circa 7.000 euro,
escluse le spese per la recinzione degli orti e per l’impianto di
irrigazione, anticipate da altre associazioni e rimborsate dalla
Provincia di Roma.
Metodo
di intervento e caratteristiche distintive
La
realizzazione degli Orti Urbani, secondo quanto riportato dal blog
del Circolo, nasce grazie a un felice connubio tra caso (il bando
della Provincia di Roma) e necessità (l’esigenza di continuare a
presidiare l’area verde con iniziative di fruizione e
sensibilizzazione), che l’Associazione ha saputo interpretare e
cogliere come utile opportunità.
Gli Orti urbani di Garbatella
hanno comunque una valenza molto positiva anche di per sé e si
caratterizzano per due elementi specifici nel panorama cittadino di
Roma.
In primo luogo, sono orti “non comunali, ma comunitari”
rivolti cioè non a un’unica categoria di utenti, secondo una
prassi diffusa a livello di regolamenti comunali (generalmente i
destinatari sono anziani in pensione), ma a un mix molto eterogeneo
e stimolante per le relazioni che si instaurano: cittadini comuni,
giovani disoccupati o con lavori precari e saltuari,
cassa-integrati, pensionati, ex carcerati, in un interessante
rapporto intergenerazionale, che non nasconde piccoli attriti (nella
gestione degli orti ... alcuni curati con perizia da botanico altri
più “anarchici” ...), ma che abitua a gestirli all’insegna di
quella condivisione e recupero di rapporti genuini, sperimentando un
“modo diverso di vivere in cui il bene collettivo diventa di per
sé piacere personale”.
In secondo luogo, sono gli unici orti
urbani in senso stretto, cioè insediati nel tessuto cittadino nelle
vicinanze del centro e non nelle aree periferiche della città, a
dimostrazione che “orto è bello anche a ridosso di case e
strade”. Queste peculiarità del modello organizzativo hanno
destato molto interesse nella cittadinanza, tanto che gli orti
urbani di Garbatella hanno ispirato ad esempio l’iniziativa molto
suggestiva di 25 combattivi ex dipendenti di Agile ex Eutelia I.T.
che, licenziati, hanno ottenuto di coltivare a orto un appezzamento
di 3.000 mq nello spazio annesso all’Istituto agrario Garibaldi
(spazio messo a disposizione dalla Provincia di Roma che ha
approvato e finanziato il progetto), partecipando alla vita
scolastica e interagendo proficuamente con professori e studenti.
L’obiettivo
che guida le iniziative del Circolo Garbatella resta sempre la
realizzazione del parco e questo stimolo, a fronte della penuria di
fondi pubblici, incoraggia iniziative originali di raccolta fondi,
come il lancio della Campagna di “Azionariato popolare” con lo
slogan “Cinque euro per adottare un metro quadro di parco”, che
in pochi giorni di pubblicizzazione ha portato all’adozione di 500
mq da parte dei cittadini. L’attività di attrezzare il parco,
infatti, prosegue come iniziativa spontanea del Circolo, in una
sorta di accordo tacito con l’amministrazione comunale,
proprietaria dell’area, e in attesa dell’affidamento, da tempo
annunciato, che formalmente deleghi e precisi i compiti
dell’Associazione nella gestione del Parco. A
ccanto agli orti, al
di là del sentiero che accoglie i visitatori, a impreziosire il
parco, infatti, è stato recentemente inaugurato un giardino zen
dalle linee essenziali, intitolato alle vittime del terremoto
giapponese dello scorso marzo, sorprendentemente intatto a distanza
di mesi e preservato dalle odiose incursioni vandaliche (di cui
purtroppo l’area, non essendo presidiata, saltuariamente soffre).
Anche per questa iniziativa, l’associazione, che è in grado di
attivare e mettere a frutto l’opera di tanti volontari, alcuni
impegnati più stabilmente, altri occasionali, grazie alla coerenza
dimostrata nel perseguire il proprio obiettivo, ha sfruttato le
competenze di un socio, appassionato di giardini zen, che a sua
volta ha potuto dispiegare con soddisfazione le proprie abilità in
un progetto “vero”. È lo scambio reciproco che arricchisce
volontari e utenti del servizio (parco), reso possibile e attivato
dalla presenza di associazioni che fungono da “catalizzatori” di
buone pratiche, volte a intercettare esigenze, espresse più o meno
esplicitamente dai cittadini, e a difenderle strenuamente in
assoluta coerenza.
Rapporti
con gli enti pubblici
L’area
verde di via Rosa Raimondi Garibaldi è caratterizzata da una storia
lunga 18 anni piuttosto tribolata e incerta, ma il Circolo
Garbatella, battagliero e determinato, non ha mai cessato di
perseguire l’obiettivo di realizzare il parco, anche a fronte di
un atteggiamento non sempre coerente dell’amministrazione
pubblica, attraverso iniziative “dimostrative” di “occupazione
benevola” dell’area con interventi di ripristino e/o di messa a
dimora di piante e attrezzature.
A oggi, il Comune di Roma,
Assessorato alle Politiche Ambientali e Agricole, ha fatto proprio
il progetto elaborato dalle associazioni e dai cittadini, anche se
non ha ancora dato avvio ai lavori di sistemazione.
A
fronte di questa incertezza, in particolare nella disponibilità dei
fondi necessari alla esecuzione del progetto, il Circolo Garbatella
di Legambiente ha deciso di proporre al Comune di Roma un contratto
di affidamento diretto per la gestione dell’area di durata annuale
rinnovabile (a costo nullo per l’amministrazione), offrendo anche
l’impegno di realizzare il parco nei prossimi anni, secondo il
progetto originale, ri-elaborato per includere gli orti, ultimando
così i lavori di bonifica e sistemazione, con fondi propri e/o di
sponsor coinvolti ad hoc.
L’iniziativa
di adozione dell’area, inoltre, prevedendo la collaborazione dei
comitati e delle associazioni di quartiere, risponde anche a un
ulteriore obiettivo di più ampio respiro, favorendo quella
“partecipazione
dei cittadini, comitati, scuole alla manutenzione di spazi verdi di
proprietà comunale”, educando al rispetto e tutela dei beni
comuni e favorendone la libera e responsabile fruizione. Lo sforzo
richiesto ovviamente sarebbe ingente, ma potrebbe portare finalmente
a ultimare il parco, dopo quasi 20 anni di battaglie, superando
anche quella ambiguità nei rapporti con l’ente pubblico. Il
contratto dovrebbe essere in via di definizione in questi mesi.
Fonti
Intervista
effettuata da Angelamaria Groppi a Roma l’8 novembre 2011 ad Anna
Maria Baiocco, Circolo Garbatella di Legambiente, Roma.
Sito
web
http://legambientegarbatella.blogspot.com
consultato
nei mesi di novembre e dicembre 2011
“Progetto
di massima per la sistemazione del Parco Pubblico di Via Rosa
Raimondi
Garibaldi”, documento a cura del Circolo Garbatella di Legam-
biente
(Roma)
Legambiente
Lazio, 2011. “Richiesta di adozione area verde di Via Rosa
Raimondi
Garibaldi” inviata al Comune
Una grande impresa iniziata da pochi pionieri che hanno saputo coinvolgere sempre di piu' i cittadini del quartiere. Onore e gloria ai pionieri!
RispondiEliminaOttima iniziativa e pienamente condivisa ho appena visitato gli orti di Milano al più presto verrò al circolo con la mia famiglia a partecipare per la mia città Green e solidale
RispondiElimina