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Visita agli orti dei ragazzi della scuola ebraica di Portico d'Ottavia

 Ci hanno cercato, volevano far toccare la terra, osservare le piante, far conoscere l'esperienza degli orti urbani ai loro allievi cresciuti al centro di Roma.  Hanno trovato Luigi.
Oggi, nonostante l'acquazzone, erano puntuali alle 9,30.
Ad accoglierli Luigi, Sabina e Anna Maria. Hanno ascoltato la storia dell'impegno collettivo per la realizzazione degli Orti Urbani Garbatella, il racconto della diffusione di questa esperienza a Roma, la conquista di un  Regolamento per gli Orti e Giardini  deliberato dal Comune, costato tre anni di lavoro, dibattiti e confronti con tante realtà di Orti e il Comune per agevolare l'espandersi di queste esperienze.
Uno sguardo al Parco Garbatella alle traversie e al lavoro collettivo pluridecennale per assicurarlo alla città.

Con un timido raggio di sole siamo passati all'esperienza pratica sugli orti. I ragazzi sono rimasti sorpresi e curiosi nel vedere per la prima volta le piante di piselli o gli agli e le cipolle, o di scoprire la piantina di rughetta assaggiando qualche fogliolina, la pianta delle patate, le insalate, i finocchi, o i bellissimi broccoli romani, esempio naturale di "frattali", con un fogliame bellissimo e imponente, i fiori,  e ancora la lenticchia e il grano che in questa stagione non si distingue da un'erba qualsiasi.
Non è mancata l'osservazione della lombricompostiera e il tentativo di riconoscere attraverso il loro profumo le erbe aromatiche.

Ci chiedevano di fare qualcosa per gli orti, ma la terra era zuppa di pioggia. Per soddisfare la voglia di lavorare, l'unica cosa possibile è stata quella di far loro ricoprire la terra nuda con la paglia e sistemare gli alberi nel vivaio lungo la recinzione.


Alle 12,30 la visita è terminata e ciascuno ha portato con sé  un mazzetto di erbe odorose. Ci siamo salutati con un arrivederci. I nostri orti sono sempe aperti!





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