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Differenziata nell'VIII Municipio: grande partecipazione, dall'assemblea alle soluzioni

Un pienone mai visto: esauriti i posti a sedere e quelli in piedi, c'erano persone che si affacciavano dalla posta aperta per seguire il dibattito.

L'assemblea pubblica “Differenziata: fàmola facile, fàmola bene” ha raccolto un bisogno molto sentito fra i cittadini del quartiere, che sono arrivati in massa a fare domande tecniche e politiche agli interlocutori venuti a discuterne: c'era Stefano Ciafani, Responsabile Rifiuti Legambiente Nazionale, con cui Legambiente Lazio, rappresentata dal direttore Roberto Scacchi, ha redatto le 10 proposte per liberare Roma e il Lazio dalladittatura delle discariche”.


C'era Cristiana Avenali, consigliera regionale, e Annarita Marocchi, vicepresidente del VIII Municipio, Riccardo Camilleri, collaboratore dell'assessore all'Ambiente del Comune di Roma Estella Marino, che non è riuscita ad arrivare in tempo a causa di un impegno. E c'era Pietro Zotti, ingegnere dell'Ama, cui sono state rivolte la maggior parte delle domande tecniche dal pubblico intervenuto.

La questione principale, infatti, è l'avvio della raccolta differenziata porta a porta nel nostro municipio, mentre il sistema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città è stato rivoluzionato da una novità epocale, la chiusura di Malagrotta dopo 35 anni, i guai giudiziari, i terremoti societari in Ama.

L'obiettivo dell'assemblea, e delle azioni del nostro Circolo, è fare rete fra tutti i soggetti coinvolti, dalle amministrazioni, alle aziende, alle associazioni, in modo da informare al meglio i cittadini e ottenere finalmente una raccolta differenziata ben fatta, dopo i disastrosi tentativi in altre zone. Cosa che si può fare, come hanno dimostrato ne sperimentazioni a Garbatella negli scorsi anni.

La raccolta differenziata “spinta” inizierà dopo l'estate: il Comune ha individuato i cinque municipi da cui partire, e con Ama e amministrazioni di zona stanno studiando le modalità di avvio. La maggior parte del Municipio vedrà l'arrivo di un nuovo cassonetto per l'umido, mentre in alcuni quartieri, con la prospettiva di allargare a tutti progressivamente, si inizierà la famosa raccolta “porta a porta”, iniziando dai condomini dove le questioni logistiche si presentano più agevoli.
 

Azienda, Comune e Municipio si sono dichiarati apertissimi alla collaborazione con associazioni, e alle proposte in vista di riduzione e riciclo, dall'incentivazione di accordi con la grande distribuzione per la riduzione degli imballaggi, all'idea di creare piccoli centri del riciclo di zona per rimettere in circolazione beni buttati ma ancora funzionali.

Avenali e Ciafani hanno allargato il discorso alle sfide in prospettiva: se non si crea un sistema di raccolta e riciclo dei materiali in città e in regione, si continuerà all'infinito a portare i rifiuti in altre zone di Italia, con altissimi costi di inquinamento e economicamente insostenibili alla lunga. L'impianto per il compostaggio di Maccarese è fermo, in ogni caso già ora non è sufficiente ad assorbire l'umido raccolto a Roma, e il raddoppio dell'impianto non sembra all'orizzonte. Necessari quindi nuovi impianti a digestione anaerobica, e una piccola discarica di servizio, perché anche nella migliore delle differenziate c'è uno scarto intorno al 15%, che è ben diverso da quel 70% che arrivava a Malagrotta.

Qualche perplessità e molti dubbi espressi da diversi cittadini, intervenuti con domande scritte e a voce, sulla capacità di gestire la raccolta da parte dell'azienda, sia per i precedenti negativi a Roma, sia per il rischio che il doppio binario di raccolta vanifichi gli sforzi: è già capitato che persone residenti nelle zone del porta a porta finissero per gettare i rifiuti nei cassonetti delle zone adiacenti. Da più parti è stato sollecitato un sistema che premi i virtuosi ma sanzioni anche gli illeciti, allargando l'informazione in incontri pubblici, nelle scuole, negli uffici, nei condomini.

L'impressione, dopo tre ore di domande e risposte, è che l'argomento fosse appena stato scoperchiato, e che servano questa e altre iniziative per conoscere, discutere e partecipare sull'argomento, in modo da ottenere i risultati in linea con i dettami europei, non avere più una Malagrotta, e creare un ciclo dei rifiuti efficace, trasparente e con modalità partecipate.


1 commento:

  1. E' stata un'ottima iniziativa, molte informazioni sono state date. Ora pero' bisogna continuare nell'azione di monitoraggio delle attivita' dei nostri amministratori.

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