Un grande piano nazionale per l’edilizia scolastica che innovi e metta in sicurezza le nostre scuole, come Legambiente ha più volte sollecitato, sembra ancora una prospettiva lontana se si valutano i dati emersi dal XIII Rapporto "Ecosistema Scuola" redatto da Legambiente.
Il nostro è infatti un patrimonio edilizio vetusto che per quasi il 60% è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica, che per il 33,70% si trova in aree a rischio sismico e per il 10,67% in aree ad alto rischio idrogeologico, senza contare poi le situazioni di vicinanza ad elettrodotti, antenne per cellulari ed emittenti radio-televisive. A rischio anche le scuole che si trovano entro il km da una fonte di tipo acustico e da aeroporti.La prima emergenza rimane ancora quella della messa a norma: quasi metà degli edifici non possiede le certificazioni di agibilità, sono ancora tantissime, più del 65%, le scuole che non possiedono il certificato di prevenzione incendi.
Se pensiamo poi alla sicurezza che attiene la prevenzione del rischio ambientale, rimane del tutto marginale la pratica di monitoraggio: fra tutte le numerose situazioni a rischio d’inquinamento elettromagnetico, vengono, infatti, monitorate solo il 12% di scuole vicino ad elettrodotti e il 14% di quelle vicino ad antenne cellulari.
Positiva l'azione di monitoraggio della presenza di amianto negli edifici scolastici da parte dei Comuni, che dichiarano sia stato fatto in oltre il 92% delle scuole, resta però il fatto che ancora solo un terzo fra i casi certificati conosce azioni effettiva di bonifica.
Lievi segnali positivi provengono dalle buone pratiche sostenibili: dalle mense scolastiche che servono pasti biologici (quasi 6%), all’aumento della raccolta differenziata, che per ogni frazione cresce di circa dieci punti percentuali con un significativo passo in avanti nella raccolta delle pile, dall’uso di fonti di energia rinnovabile, presenti in quasi il 13% di edifici, alla sostenibilità del servizio mensa che vede crescere l’utilizzo di stoviglie in Mater-Bi o riutilizzabili, a scapito di quelle in plastica o carta.
In controtendenza il dato sull’utilizzo dell’acqua di rubinetto nelle mense che scende di circa otto punti, con una percentuale al Sud del 25,39% a fronte di una media nazionale di quasi il 63%.
Lazio
Un rapporto incompleto dato che nel Lazio Frosinone (25º), Latina (44º), Viterbo (72º) sono i soli Comuni capoluogo inseriti. Rieti non risponde e Roma non figura nella graduatoria di Ecosistema Scuola in quanto invia dati incompleti (meno del 50%).
Gli edifici scolastici sono mediamente giovani, visto che la maggior percentuale (48,36%) viene edificata nel periodo 1975-1990, tuttavia sono solo l’1,14% quelli costruiti tra il 1991 e il 2011.
Ben il 99,54% degli edifici sono posti in strutture nate per ospitare scuola, nessuno è costruito secondo i criteri della bioedilizia, né con criteri antisismici, su nessun edificio è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica.
Edifici che necessitano per il 28% di interventi di manutenzione urgente, contro il 35,79% del dato nazionale, su cui mediamente, rispetto alla media nazionale, si investe di meno per la manutenzione, sia straordinaria che ordinaria.
Buoni i dati sulle certificazioni degli edifici scolastici: il 100% possiede quello di collaudo statico, l’80,80% quello di agibilità, il 100% l’igienico‐sanitario, il 60,80% di prevenzione incendi, il 96% impianti elettrici a norma.
Se sul fronte delle certificazioni riscontriamo tutti segnali positivi, rispetto ai servizi messi a disposizione delle scuole e buone pratiche vi sono luci e ombre.
Assolutamente trascurabile il dato sul servizio di scuolabus a disposizione solo del 3,88% degli edifici, così come quello di pedibus che coinvolge solo l’1,60% delle scuole.
Poca attenzione e sensibilità rispetto alla sicurezza delle aree antistanti le scuole. Solo il 40,80 degli edifici sono provvisti di attraversamenti pedonali, il 12% vede la presenza di nonni vigili, in nessun edificio sono presenti semafori pedonali, piste ciclabili, transenne parapedonali.
Buoni i dati sulle mense scolastiche: del 63,50% la media dei prodotti biologici nei pasti, 73,31% le mense che utilizzano piatti in ceramica o riutilizzabili, 17,19% quelli in mater-bi.
Raccolta differenziata con qualche luce e tantissime ombre. A fronte di plastica e carta rispettivamente raccolte nel 60,00% e 84,80% degli edifici scolastici, abbiamo vetro (3,20%), alluminio (4%), organico (3,20%), pile (4%), toner e cartucce (7,20%).
Se tutti gli edifici utilizzano fonti d’illuminazione a basso consumo, l’11,88% fonti rinnovabili.
Carenti il monitoraggio dell’amianto, realizzato nel 66,67% di edifici, ma soprattutto del radon, non effettuato.
Destano qualche dubbio i dati sull’esposizione degli edifici scolastici a fonti d’inquinamento ambientale che i Comuni dichiarano essere pari allo 0%, soprattutto nel momento in cui non vengono effettuati monitoraggi.
(articolo estrapolato dal XIII Rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente)
Il nostro Circolo, considerato che il Rapporto non ha potuto tener conto della situazione romana per insufficienza dei dati forniti, ha,tuttavia pensato che la raccolta dei dati delle strutture scolastiche e dei servizi nel Municipio XI possa essere uno strumento utile per sostenere in vari livelli di politici e ammministrativi l'ammodernamento e la sicurezza degli edifici scolastici per un sano svolgimento delle attività scolastiche.
Così il gruppo scuola del Circolo ha elaborato un questionario semplificato ed ha programmato l'organizzazione di incontri con i vari Dirigenti scolastici degli istituti comprensivi dell'XI Municipio per proporre loro non solo la compilazione del questionario, ma anche l'offerta delle numerose proposte di Legambiente Scuola e Formazione, ed in particolare le pratiche ambientali che ormai da anni il nostro Circolo ha sperimentato nelle scuole, nel Parco Garbatella e nei suoi orti didattici. Per ora hanno aderito:
1) L'Istituto comprensivo "Piazza Damiano Sauli" che comprende 2 scuole Primariee una Media inferiore in n° 3 plessi (C. Battisti, Alonzi e Vivaldi).
2) L'Istituto Comprensivo "Montezemolo" che comprende 3 scuole Primarie e 2 Medie, dislocate in 4 plessi (nella zona Serafico-Tintoretto-Vigna Murata)
3) L'Istituto Comprensivo P. Semeria ( Moscati"Principe di Piemonte" e "Leonardo da Vinci").
4) L'Istituto Comprensivo C.A. Dalla Chiesa (
Ci auguriamo che al più presto anche l.C. Poggiali
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