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Area verde di Via Rosa Raimondi Garibaldi

Una lunga storia di impegno ambientalista in estrema sintesi
(appunti di Anna Maria Baiocco aprile 2011. E' in preparazione un album fotografico)
Nell’ottobre 1992 il Comune di Roma presentò un progetto, il cosiddetto “Piano Gerace” che prevedeva l’insediamento di un centro congressuale con strutture ricettive di 1.800.000 mc sulle aree, parchi e strutture sportive presenti lungo la Via C. Colombo.
Le preoccupazioni legate alle ricadute sulla vivibilità dei quartieri residenziali per il danno all’ambiente in termini di inquinamento atmosferico e acustico, per il conseguente aumento del traffico sulla Via C. Colombo, nonché per l’abbattimento del patrimonio arboreo esistente nei parchi lungo la Colombo, furono raccolte da un Comitato “Insieme per una città nuova” che raccoglieva forze politiche di sinistra e tante associazioni, comitati e cittadini, che elaborò due proposte di iniziativa popolare: una relativa alle aree pubbliche, l’altra a quelle private, per modificare la destinazione delle aree non ancora edificate da zona I (attività direzionali e terziarie, servizi) in zona N (verde pubblico) nel tratto da piazza dei Navigatori all’incrocio con via Laurentina.